Celebrazione del 25 Agosto nel Dies Natali di Madre Maria Troncatti.
Si è celebrata a Corteno Golgi, nell’ambito delle celebrazioni per la canonizzazione della Beata Maria Troncatti, una S. Messa officiata da sua Eminenza Cardinal Oscar Cantoni. Riportiamo la trascrizione dell’Omelia tenuta dal Cardinale.
…un avvenimento che rende particolarmente bella e gioiosa la tradizione di questa Santa Chiesa di Brescia. Perché non ricordare con gioia, innanzitutto, Santa Gertrude Comensoli di Bienno? Poi le Sante Bartolomeo Capitanio e Vincenza Gerosa di Lovere e quindi il Beato Innocenzo da Berzo, la Beata Annunciata Lucchetti di Gemmo, i Beati Giuseppe e Mosè Tovini di Cividate camuno. Quindi è bello ricordare che da questa terra sono stati generati Santi e Beati.
Una terra felice, una terra feconda, arricchita di una tradizione ecclesiale nei secoli che ha portato a questi punti. È bello che noi ricordiamo che i Santi sono presentati al popolo di Dio come maestri da ascoltare, come modelli di vita cristiana da imitare e quindi come potenti intercessori da invocare.
Scegliete voi secondo i casi. Però è bello che noi teniamo presente queste figure a cui aggrapparci soprattutto nei momenti di debolezza, di fragilità e di bisogno. Quindi alla ricca e preziosa testimonianza di questi Santi e Beati, frutto maturo di un popolo saldamente radicato dalla fede cristiana.
La Chiesa tratterà come Santa Maria Troncatti, il prossimo 19 ottobre, non a caso proprio nella giornata missionaria. L’espressione questa di una persona che veramente ha vissuto la missione e diventa un modello per tutti noi, noi tutti testimoni, discepoli, missionari. Quindi possiamo dire, giustamente, che Maria Troncatti viene riconosciuta come il fiore più bello di questa comunità cristiana.
Naturalmente frutto di una famiglia generosa, da cui ha preso parte la sua vocazione battesimale, innanzitutto, che poi si è incarnata nella chiamata da consacrata.
Le radici sante di una comunità cristiana sono il punto di partenza indispensabile, attraverso cui ogni battezzato può crescere nella vita cristiana. E in particolare la famiglia si conferma ancora oggi come il luogo privilegiato, anche se non l’unico, della trasmissione della fede.
Essa si sviluppa attraverso la vita ordinaria e quanto si vive insieme, più che attraverso tante parole o tanti ragionamenti. E ancora oggi la comunità cristiana è chiamata a dei linguaggi e metodi adatti a iniziare alla vita cristiana quanti ricevono il battesimo.
La grande sfida che noi abbiamo è come aiutare i battezzati a diventare cristiani. È un grande punto interrogativo questo! Non solo per coloro che ricevono il battesimo da bambini, ma anche per coloro che possono giungere alla fede, spesso già da adulti, perché sorpresi e ammirati da tanti esempi di carità, umili e quotidiani, di quanti si impegnano a vivere secondo il Vangelo, amando il Signore Gesù, ma anche mettendosi, a nome suo, a servizio degli altri.
Quindi riconosciamo la comunità cristiana come luogo essenziale che custodisce le sorgenti indispensabili da cui tutti noi proveniamo. Una comunità alla quale aggiungiamo tutti vitalità e freschezza sempre nuova per poter elaborare il nostro concetto di vita che poi si tiene in discesa e si sviluppa dentro una particolare vocazione. Madre Troncatti, prossimamente dichiarata Santa, è una grande e felice dono della Chiesa Universale.
Per la congregazione delle Figlie e Compagnie Ausiliatrici, la comunità religiosa per la quale si è sviluppata la sua personale vocazione, radicata nei luoghi in cui essa ha abitato, qui presso gli Indios Ecuadoregni, nella foresta amazzonica, seminando il Vangelo attraverso la tenerezza e la volontà della sua persona. Alla scuola di Don Bosco si dimostrò madre, a tal punto da essere poi chiamata, come sapete, con il titolo confidenziale di Madrecita. Questa parrocchia, dove essa è nata e ha vissuto i primi passi della vita cristiana e che giustamente si onora per aver dato i natali a questa donna speciale, è chiamata a sentirsi particolarmente impegnata, oggi, nella grande opera di evangelizzazione.
Come dicevo prima, una grande vita vissuta in cui tutti noi battezzati siamo però responsabili. Quindi viviamo su radici sante, ma queste radici sante possono e devono produrre ancora oggi punti di santità per gli uomini della Chiesa e del mondo. Mi ha stupito il fatto che Madre Maria Troncatti, una volta riconosciuta la sua vocazione alla vita consacrata delle figlie di Maria Ausiliatrice, determinando il suo obiettivo apostolico, abbia lasciato definitivamente la sua terra, i suoi famigliari, la sua parrocchia e non vi abbia più fatto ritorno.
Ha utilizzato la comunità cristiana di Corteno come il suo trampolino di lancio per la missione a cui il Signore l’ha destinata e a cui ella si è dedicata con larghezza d’animo, con vivo amore così grande. È un esempio molto eloquente da imitare da parte di chi collabora alla formazione delle ragazze, dei giovani, genitori, sacerdoti, suore, catechisti, educatori. In che senso? Ciascuno compie generosamente la sua parte, svolge con sapienza d’amore il suo compito educativo, poi diminuisce fino a scomparire.
Emerge uno stilo per la forma attiva della grazia di Dio che si avvale nel tempo della collaborazione di ciascuno, ma è niente, è solo lo Spirito Santo il grande regista. Solo Dio guida e armonizza l’opera di bene a cui ciascuno ha preso parzialmente parte, così che nessuno possa vantarsene, o attribuirsene il merito. E mentre ringraziamo il Signore per averci donato, Madre Maria, possiamo invocare lei perché benedica questa terra, tutti i membri di questa comunità parrocchiale e le sorelle della sua Congregazione; perché lo Spirito del Signore non solo susciti generosi discepoli di Cristo, ma anche prepari delle risposte generose da parte dei singoli chiamati, affascinati dal Signore e chiamati a vivere missionariamente la fede cristiana, così che tutti si sentano oggetto dell’amore vero e appassionato di Dio.
E questo è il motivo per cui ci siamo qui, per ricordare il passato e perché noi ci siamo qui e continuiamo a produrre per il bene della Chiesa e del mondo le nostre congregazioni, per essere un segno a servizio del mondo, così come la Chiesa è a servizio del popolo, a servizio di tutti. Amen
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